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Alimentazione Sostenibile – Afrodite Profumeria

Attenzione per l’ambiente, per la condizione dei lavoratori e per le risorse idriche: il concetto di alimentazione sostenibile racchiude una serie di principi che convergono tutti verso un unico obiettivo, il rispetto del nostro pianeta e di chi lo abita. Ma che cosa si intende esattamente con alimentazione sostenibile? Ecco una breve guida e quello che ciascuno di noi può fare concretamente per portare sulla propria tavola cibi sostenibili.

Alimentazione sostenibile: la definizione

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO – Food and Agriculture Organization of the United Nations), definisce alimentazione sostenibile, quella che pur con un ridotto impatto ambientale, soddisfa le linee guida nutrizionali.

Un’alimentazione sostenibile deve essere economica, accessibile e culturalmente accettabile al tempo stesso. Tutto il ciclo di produzione dei cibi deve rispettare alcuni punti fermi che sono:

  • Rispetto dell’ambiente
  • Garantire ai lavoratori condizioni di vita dignitose
  • Non impoverire le risorse naturali
  • Rispettare l’emissione di gas serra
  • Non contribuire alla deforestazione
  • Rispettare la biodiversità
  • Non essere causa di inquinamento idrico
  • Non sprecare acqua dolce.

Alimentare sostenibile: quali cibi portare in tavola

Come funziona quindi la catena dell’alimentazione sostenibile dal produttore al consumatore e quali i cibi che rendono la nostra cucina più responsabile? Sono sostenibili sicuramente quei cibi che rispettano la stagionalità e che non hanno bisogno di trattamenti particolari. 

Difficile però rispettare la stagionalità nel caso in cui i prodotti arrivino da oltreoceano come il caffè o il cacao. In questo caso “sostenibile” è il cacao o il caffè che proviene da una filiera rispettosa dell’ambiente, della biodiversità e di chi lo abita, che non spreca risorse energetiche, non sfrutta i lavoratori e non attua politiche agricole intensive. 

A questo proposito sono sempre più numerose fortunatamente, le cooperative che si organizzano per proporre un modello di business basato su principi di agroecologia. In questi casi parte degli introiti vengono reinvestiti per migliorare le condizioni di vita delle famiglie dei lavoratori in progetti scolastici e culturali. Con cibo sostenibile quindi si intende quel cibo che proviene da coltivazioni non intensive che rispettano ambiente e lavoratori.

I 3 semplici principi dell’alimentazione sostenibile

Ognuno di noi può fare molto per adottare misure volte a sostenere un sistema di alimentazione sostenibile. Oggi noi consumatori siamo sempre più desiderosi di conoscere origine e provenienza di quello che mangiamo: leggiamo etichette, ci informiamo e cerchiamo di contribuire alle politiche ecologiche che mirano al rispetto del pianeta. Mettere in atto una cucina responsabile e un’alimentazione sempre più sostenibile è possibile rispettando 3 semplici principi. 

  1. Non sprecare – I paesi industrializzati in particolare dovrebbero ridurre drasticamente il consumo di prodotti alimentari, soprattutto di origine animale, per preferire quelli di origine vegetale. Nonostante lo spreco si verifichi lungo tutta la filiera, si stima che la quantità maggiore sia di origine domestica, il che significa che ciascuno di noi nel suo piccolo può contribuire ad evitarlo.
  2. Mangiare di meno – in genere i paesi più sviluppati tendono a sovra-consumare, mentre altre zone del pianeta sono ancora soggette a denutrizione. Il sovra consumo causa anche problematiche legate alla salute come l’obesità, oltre a far aumentare la domanda alimentare che genera a sua volta un aumento indiscriminato della produzione. Con conseguenze nefaste dal punto di vista dell’impatto ambientale.
  3. Meno cibi di origine animale – I cibi di origine animale richiedono maggiori risorse energetiche (da quelle agricole a quelle idriche) rispetto a quelli di origine vegetale. Sostituire la carne rossa con pollame, pesce pescato in modo sostenibile, legumi e verdure, rappresenta una scelta sicuramente molto più sostenibile. 

Particolare attenzione, infine dovrebbe essere posta sempre per le etichette, leggendo bene la provenienza dei cibi e la modalità di preparazione e conservazione. Per quanto riguarda soprattutto il pesce, meglio scegliere quello che sull’etichetta riporti la dicitura “proveniente da pesca sostenibile”.

Chi sceglie cibi prevalentemente vegetariani dovrebbe invece fare attenzione alla stagionalità, perché anche la coltivazione fuori stagione in serra, richiede un dispendio di risorse energetiche non indifferente.

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